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13 Oct 2025

I vini bianchi di Borgogna devono la loro reputazione alla straordinaria capacità di invecchiare nel tempo. Tuttavia, in un contesto di cambiamenti climatici, i profili dei mosti e dei vini stanno evolvendo. Comprendere come si costruisce il potenziale di longevità è essenziale per adattare le pratiche enologiche e preservare questo patrimonio unico.

In collaborazione con Vinventions, il Bourgogne Wine Board e 40 cantine, il progetto VOLTA utilizza lo strumento Polyscan di Vinventions per analizzare scientificamente le pratiche di vinificazione e supportare i produttori nella costruzione del potenziale di invecchiamento dei loro vini.

La longevità dei vini bianchi di Borgogna rappresenta uno dei pilastri della loro fama mondiale. Ma in un contesto di cambiamento climatico e di aspettative crescenti da parte dei mercati, comprendere e gestire questo potenziale è diventato un obiettivo strategico per l’intera filiera.

Nel 2020, il Bourgogne Wine Board ha lanciato il progetto VOLTA in collaborazione con Vinventions e un gruppo unico di 40 cantine borgognone. L’obiettivo: decifrare i meccanismi che determinano il potenziale di longevità dei vini di Borgogna e mettere a disposizione dei produttori uno strumento affidabile per anticiparlo.

“Questo progetto collettivo rappresenta una prima assoluta in Borgogna: 40 cantine partner, 5 annate seguite finora, migliaia di misurazioni confrontate con le degustazioni. VOLTA dimostra la nostra volontà di porre i viticoltori al centro dei progetti di ricerca e sviluppo, per creare un dialogo fertile tra scienza e pratica e accelerare il trasferimento delle conoscenze”, spiega Domitille Brosseau, Responsabile del progetto enologico presso il comitato Bourgogne Wine Board.

Polyscan: uno strumento al servizio dei produttori per ottimizzare le pratiche di vinificazione

Grazie allo strumento Polyscan di Vinventions, il progetto ha potuto valutare l’impatto delle diverse pratiche in cantina in ogni fase chiave della vinificazione. Centinaia di lotti sono stati monitorati dall’ingresso dell’uva fino all’imbottigliamento. I risultati mostrano come le scelte enologiche influenzino direttamente la resistenza dei vini all’ossidazione e, di conseguenza, la loro longevità.

“Il trattamento della vendemmia gioca un ruolo determinante, soprattutto quando si lavora con uve ricche di polifenoli: tutte le pratiche che ne favoriscono l’estrazione – come la solfitazione sull’uva o la triturazione – aumentano il rischio di sensibilità all’ossidazione dei vini”, spiega Christine Pascal, Responsabile Enologia e WQS presso Vinventions. “Al contrario, limitare queste estrazioni rafforza la resistenza dei vini all’ossidazione.

Anche la fase di affinamento si è rivelata decisiva. ‘Le nostre misurazioni mostrano che l’affinamento sui lieviti e l’utilizzo di botti nuove o di primo passaggio, con tostature leggere, contribuiscono a costruire la resistenza all’ossidazione.”, spiega Domitille Brosseau. “Ciò che la tradizione borgognona suggeriva da tempo, oggi il progetto VOLTA lo dimostra in modo scientifico.”

Il monitoraggio dei vini in bottiglia ha poi fornito ulteriori elementi di comprensione. Grazie ai test di tendenza evolutiva (TE) realizzati con Polyscan al momento dell’imbottigliamento, i vini sono stati classificati in base alla loro sensibilità all’ossidazione. Questo ordine è stato successivamente confermato durante le degustazioni comparative.

I vini identificati come ‘sensibili’ evolvono più rapidamente all’assaggio, sviluppando precocemente note mielate o di frutta secca. Al contrario, i vini considerati ‘resistenti’ mantengono freschezza e note fruttate più a lungo,” spiega Emmanuel Brenon, Responsabile Sviluppo WQS presso Vinventions.

Questi risultati mostrano che la longevità dei vini non è solo un’eredità del passato, ma un potenziale che si costruisce. Grazie a VOLTA, oggi alcune pratiche possono essere misurate oggettivamente e il loro impatto compreso in modo più preciso.

Questo approccio non sostituisce il savoir-faire dei vignaioli, ma lo arricchisce, fornendo punti di riferimento misurabili e strumenti di gestione,” conclude Frédéric Barnier, Presidente della Commissione Tecnica e Innovazione del Bourgogne Wine Board. “Apre così nuove prospettive per preservare l’unicità dei vini bianchi di Borgogna e il loro ruolo di riferimento a livello internazionale.”

E la storia continua: la prossima tappa del progetto VOLTA sarà lo studio della maturità delle uve, per capire come anche questo fattore contribuisca alla longevità dei vini.

 

 

A proposito di Vinventions

Vinventions è il fornitore più completo al mondo di soluzioni di chiusura per vino, distillati, olio d’oliva e aceto. Le sue soluzioni sono progettate per rispondere alle diverse esigenze dei produttori, combinando prestazioni, design e sostenibilità.

Il portafoglio Vinventions comprende le gamme Nomacorc Green Line, Blue Line e Ocean, SÜBR (tappi micro-naturali), Vintop (tappi a vite) e WQS, una linea che include dispositivi enologici, attrezzature e servizi per migliorare la qualità e la coerenza del vino attraverso un controllo qualità in tempo reale.

Vinventions impiega oltre 650 collaboratori in tutto il mondo e dispone di siti produttivi in Belgio, Francia, Italia, Messico, Argentina, Sudafrica e Cina.

I valori fondamentali dell’azienda sono prossimità con i clienti, innovazione, responsabilizzazione, lavoro di squadra aperto, sostenibilità e responsabilità a lungo termine.

 

A proposito del Bourgogne Wine Board

Il Bourgogne Wine Board è l’organizzazione professionale che riunisce tutti i viticoltori e négociants della Borgogna.
Il suo ruolo è rappresentare e tutelare gli interessi dei produttori e dei commercianti di vino della regione, definire le politiche di settore in ambito tecnico, economico e di marketing, e condurre attività di promozione e valorizzazione dei vini di Borgogna in Francia e nel mondo.

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