Il 2,4,6-tricloroanisolo (TCA) continua ad essere un problema persistente nell’industria vitivinicola. Secondo i dati forniti dal Cork Quality Council (CQC) , il TCA colpisce 1 bottiglia di vino su 36 (2,8%) e proviene dal tappo di sughero con un livello di confidenza statistica del 95%. Wine Enthusiast ha riportato in un articolo del maggio 2023 che il 3,5-6% dei vini campionati durante le degustazioni alla cieca sono giudicati contaminati dal TCA o presentano un profilo aromatico di muffa. Il problema della contaminazione da TCA causato dei tappi in sughero o in micro-granina nei vini è quindi tutt’altro che risolto. E questo problema può essere tanto più impattante a seconda della tipologia di vino.
L’impatto del TCA differisce a seconda delle categorie di vino
Le ricerche accademiche sull’impatto del TCA sul profilo sensoriale dei vini mostrano che alcune categorie di vini sono più impattate dalla contaminazione da TCA rispetto ad altre. I vini bianchi, i vini non invecchiati in legno, i vini spumanti e le bevande dealcolizzate o parzialmente dealcolizzate, comunemente chiamate No-Low*, mostrano una sensibilità accresciuta a questa contaminazione.
Gli spumanti più impattati dal TCA
Secondo studi condotti dal Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC), la soglia di percezione del TCA è particolarmente bassa nei vini spumanti, ovvero circa 0,5 ng/L. A titolo di confronto, per i vini tranquilli, in generale, la soglia di percezione si situa tra 1 e 4 ng/L. Il profilo aromatico degli spumanti è uno dei principali criteri di qualità, è quindi cruciale proteggere questi vini da un’alterazione dovuta al TCA.
No-Low: una soglia di rilevamento ancora più bassa
Nei vini o nelle bevande dealcolizzate o parzialmente dealcolizzate, che possono essere assimilate a soluzioni acquose, la soglia di percezione del TCA è ancora più bassa, raggiungendo valori di appena 0,03 ng/L. L’assenza totale di TCA è quindi indispensabile per rispettare il profilo aromatico di questo tipo di vino.
Gli effetti del sentore di tappo
Il TCA inibisce la trasduzione del segnale olfattivo, creando così un’inibizione dell’olfatto. In altre parole, interferisce con la capacità di sentire. Una contaminazione elevata di TCA provoca un sapore di tappo pronunciato, ovvero la comparsa di un aroma sgradevole di muffa, di cartone bagnato. In quantità minori, il TCA riduce la capacità di sentire gli aromi, rendendo il profilo sensoriale del vino spento e piatto. Un profilo alterato dal TCA può quindi compromettere la percezione globale della qualità dei vini e ciò, più particolarmente nel caso dei vini spumanti e No-Low.
Una soluzione: la scelta del tappo sintetico o del tappo a vite
Per evitare la contaminazione da TCA, è quindi indispensabile che i produttori di vini No-Low e di vini spumanti adottino soluzioni di chiusura esenti da TCA. I tappi sintetici e i tappi a vite offrono l’alternativa più efficace e affidabile sul mercato. Queste soluzioni permettono di garantire la preservazione delle qualità aromatiche di ogni bottiglia.
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