Rosé: un obiettivo di colore accuratissimo
In fatto di rosé, la tendenza va verso un colore pallido. Gérard Bertrand ha adottato questo stile oltre 10 anni fa, ben prima che la moda si diffondesse. «Per ogni vino rosato puntiamo ad un obiettivo cromatico ben preciso, che deve essere costante durante tutto l’anno, ovvero, da un imbottigliamento all’altro la variazione deve restare minima. Siamo molto esigenti. Per lo stesso numero di riferimento, il colore deve essere visivamente identico per tutto l’anno, spiega Johan Censier, direttore Chai & Laboratory. Raggiungere questo obiettivo non è esente da difficoltà, perché sui colori molto pallidi la minima variazione la si vede subito. A ciò si aggiunge il vincolo dell’approvvigionamento di vino, che può variare durante l’anno e dunque rende tutto più complicato. Inoltre, per facilitare il lavoro di gestione del colore dei suoi rosati, l’azienda ha acquisito il NomaSense Color P100 per ottenere un ulteriore grado di precisione nel realizzare chiarificazioni e assemblaggi dei suoi vini.
Affina il colore adattando le chiarificazioni
Quando riceviamo i vini, il nostro ruolo consiste nell’affinare il colore attraverso chiarificazioni e miscele per avvicinarci al colore mirato.
Grazie alle misurazioni realizzate con il Color , abbiamo ottimizzato il lavoro, caratterizzando i colori-target dei prodotti, confrontando i colori dei vini nelle diverse fasi, nonché valutando l’impatto di un trattamento sul colore del vino. «Il Color offre molti dati, ma si lavora essenzialmente con il a*, che indica il livello di rosso del colore, il b*, per la componente gialla e il delta E, che indica la differenza tra due colori. Il dispositivo consente di registrare il colore voluto. Così, quando riceviamo un vino grezzo, ne analizziamo il colore, ottenendo già un’indicazione sul grado di differenza rispetto al colore target per la cuvée da produrre».
Qualificare l’effetto delle colle sul colore
che ci consentono di qualificare l’effetto della colla sui valori a* e b* in base alla dose impiegata. Ad es., se il colore-target ha un a* di 2,3 e il vino grezzo ha un a* di 3, l’affinamento e la chiarificazione deve ridurre il valore a* di 0,7. La tabella risultante dai nostri test individua la dose di colla che serve per ottenere tale riduzione, e ci consente di stilare rapidamente le istruzioni di chiarificazione. Anziché fare test in laboratorio, che richiedono manipolazioni e dei tempi di prova, facendo così si risparmia una settimana! Aiuta tantissimo quando si lavora just in time.
Un lavoro certosino
Quando si fa la misurazione è importante considerare che alcuni criteri possono influenzare i risultati. «Bisogna sempre badare a confrontare quel che è paragonabile. Per avere la migliore ripetitività possibile e perché non vi siano interferenze, l’analisi del colore va fatta su un vino pulito e filtrato. Parimenti, il colore può cambiare secondo il livello SO2 libero del vino. Dunque, è importante tenerne conto durante le misurazioni anche perché l’effetto di una chiarificazione tende ad accentuarsi quando il SO2 libero è alto». Lavorare sul colore richiede quindi precisione e necessita di potere valutare accuratamente il colore ma anche di analizzare tutti gli elementi che possono farlo variare, onde anticipare l’esito finale. «L’investimento si giustifica appieno. Con questo apparecchio, anticipiamo meglio i vari trattamenti e i loro impatti sul colore del vino. Abbiamo potuto qualificare i prodotti enologici e ormai aggiustiamo affinandoli, i dosaggi impiegati, a seconda del loro impatto sul colore, a complemento del lavoro realizzato a monte sulle partite», evidenzia Johan Censier.
Société Gérard Bertrand
- Proprietario e commerciante nella Linguadoca-Rossiglione
- Proprietaria di 12 Domaines & Châteaux – 3 milioni di bottiglie
- Vigneto di proprietà – 600 ettari
- Attività di trading – 20 milioni di bottiglie
- Strette collaborazioni con viticoltori indipendenti e cooperative vinicole
- Leader nel mercato francese del vino biologico
- Conversione di tutte le proprietà alla biodinamica
- 50% del fatturato all’export